L'Archivio Norberto Bobbio
(1910 - 2004)
Dal luglio 2002 il professor Norberto Bobbio ha affidato al Centro studi Piero Gobetti a titolo di comodato e a tempo indeterminato (secondo le modalità stabilite da un'apposita convenzione) il proprio archivio consistente nell'insieme dei documenti, da lui prodotti o raccolti in oltre sessant'anni di attività come studioso e come uomo di cultura. In esso si riflettono i due grandi campi di studio in cui Bobbio ha esercitato il suo magistero: la filosofia del diritto e le scienze sociali e politiche, con un particolare riguardo per la storia della cultura in Italia. I vari documenti sono l'espressione degli studi da lui condotti nelle varie discipline (per esempio filosofia del diritto, filosofia della politica, storia del pensiero politico, scienza della politica), sulle correnti di pensiero (liberalismo, marxismo, pacifismo, comunismo), sugli autori (Locke, Hobbes, Hegel, Kant); sui concetti (rivoluzione, libertà, eguaglianza, potere). Una parte di documenti riguarda i rapporti con gli istituti e le associazioni culturali (l'Università, la Fondazione Luigi Einaudi, la casa Editrice Giulio Einaudi, la Società Europea di Cultura, il Centro studi Piero Gobetti).
Un posto a parte occupano il nucleo privato dell'archivio e l'amplissimo epistolario (vero e proprio spaccato della cultura europea del ‘900) in cui figurano, tra gli altri, intellettuali come Nicola Abbagnano, Giovanni Spadolini, Augusto Del Noce, Ludovico Geymonat, Carl Schmitt, Bertrand Russell.
L'arco cronologico va dagli anni Trenta ai primi anni del 2000, anche se il nucleo documentario più consistente riguarda il periodo dagli anni Cinquanta in poi.
La sua caratteristica precipua (che lo rende particolarmente prezioso) sta nell'essere un “archivio di lavoro” che nasce e si sviluppa come uno strumento funzionale alle attività e alle ricerche dello studioso, tanto che si può dire che esiste una stretta connessione tra la struttura dell'archivio e il metodo di lavoro e le categorie del pensiero di Bobbio. Per la ricchezza e sistematicità del suo contenuto, esso consente di seguire, attraverso la particolare visuale del suo autore, i principali avvenimenti della storia politica e culturale del Novecento.
L'ordinamento ha luogo rispettando la struttura originaria data all'archivio nel corso della sua attività dal professor Bobbio, con la collaborazione negli ultimi anni di Pietro Polito, suo assistente e responsabile per il Centro studi dell'archivio. La prima fase del progetto per il riordino dell'archivio Norberto Bobbio si è conclusa con il trasferimento dell'archivio da via Sacchi, l'abitazione del professore, in via Fabro, la sede del Centro studi Piero Gobetti. A tal fine il Centro Gobetti ha attrezzato dei locali adeguati e idonei alla conservazione, all'ordinamento e alla consultazione dell'archivio. Per la catalogazione viene utilizzato il programma Guarini, messo a disposizione dalla Regione Piemonte. Attualmente si sta procedendo alla schedatura analitica e informatica dell'archivio, in collaborazione con la Soprintendenza ai beni archivistici per il Piemonte e la Valle d'Aosta, a partire da alcune priorità e da alcuni settori d'interesse che sono in fase di definizione sia in base allo stato di conservazione delle carte sia in base all'esigenza di liberare e offrire alla consultazione una prima parte di materiali e documenti. L’intero progetto (così come l’acquisizione e la gestione della biblioteca) è seguito da una commissione composta da Andrea Bobbio, Michelangelo Bovero, Laura Contini, Pietro Polito, Marco Revelli.
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