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Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale di Torino sulla cultura operaia, che per la complessità del problema centrale e per la molteplicità e varietà dei contributi presentati costituisce un ambizioso tentativo di sintesi.
L'adesione di insigni studiosi francesi, inglesi, polacchi, tedeschi, sovietici, statunitensi, svizzeri, italiani che presentano i risultati delle loro ricerche sui -diversi aspetti della cultura operaia nelle società industrializzate, offre una rassegna ricca e varia degli studi sui linguaggi, i simbolismi, le forme di socialità, le culture del lavoro. È discusso anche il problema della rappresentazione museografica di aspetti della cultura operaia.
La diversità dei presupposti ideologici e degli approcci metodologici ha prodotto un fecondo confronto sul concetto stesso di cultura operaia, e su quello nodale di classe operaia, che appare categoria non da superare, ma da articolare analizzando minuziosamente gli ambiti sociali di riferimento: le strutture familiari e parentali, di gruppo socioprofessionale, di comunità di villaggio e di quartiere urbano, la capacità di queste strutture di modificarsi, di organizzare meccanismi di difesa, di intervenire a segnare la direzione del cambiamento.
Questi atti, facendo seguito a quelli del seminario preparatorio pubblicati in «Mezzosecolo» 4, offrono un contributo fondamentale a un dibattito, che sta segnando una svolta nell'indirizzo degli studi storici.
Absalom, Agulhon, Andreucci, Bobbio, Chartier, Clemente, Crossick, Fittipaldi, FLM-Piemonte, Franzina, Gobetti, Gorman, Grimaldi, Groh, Johnson, Kaczynska, Kissounko, Lay, Lequin, Liberovici, Maher, Marucco, Perrot, Pesante, Potestà, Rabinbach, Ramella, Rebérioux, Ricci, Roche, Romano, Steffens, Tenfelde, Wilentz.
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