« Mezzosecolo » intende offrire al pubblico di lettori e studiosi che si interessano alla storia dei primi cinquant'anni di questo secolo una rassegna sufficientemente ampia e articolata di materiale di studio e di ricerca elaborato nel quadro dei programmi di lavoro e dell'attività dei tre istituti di cui è pubblicazione « annale ». Attraverso l'edizione sistematica di fonti documentarie e d'archivio, la pubblicazione di saggi e l'impiego storiografico degli strumenti di « storia orale » intende contribuire all'approfondimento delle vicende culturali, storiche e politiche di quella fase cruciale che va dalla crisi dell'Italia liberale al secondo dopoguerra.
Questo primo volume può dare un'idea di « quale spazio i nostri "annali" intenderanno occupare nel campo degli studi di storia contemporanea » : col carteggio inedito contenente Le lettere di Rodolfo Mondolfo a Piero Gobetti, presentato e commentato da Norberto Bobbio, con i due saggi tesi ad approfondire, rispettivamente, la conoscenza della pubblicistica politica sul pensiero gobettiano e dei rapporti, finora meno noti ma non per questo marginali, tra Gobetti e la' cultura neoprotestante del suo tempo, con gli scritti di Wizner, comunista polacco collaboratore di Gramsci al « Grido del popolo», scoperti e commentati da Sergio Caprioglio, la sezione del Centro studi Gobetti offre uno « spaccato » per molti versi inedito del clima culturale e sociale alle origini del fascismo.
Così come, nella sezione dell'isRP, nei brani autobiografici di protagonisti come Lia Corinaldi e Battista Santhià sulle esperienze di organizzazione clandestina antifascista, affiancati ai contributi di giovani studiosi, quale il saggio sulla politica operaia del PdA e quello sul piano alleato per l'occupazione del Piemonte ricostruito attraverso l'uso di documenti d'archivio fino ad oggi segreti, si trovano gli strumenti per un approfondimento specifico di decisivi nodi politici e militari della lotta di Liberazione.
La sezione dell'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, infine, unisce all'approfondimento della riflessione critica sull'uso di strumenti storiografici « nuovi » quali il cinema e il videotape la pubblicazione di fonti orali di eccezionale valore storico, come l'intervista di C. Levi e N. Sapegno su Gli anni di « Energie nove ».
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