Descrizione dell’archivio


L’archivio di Norberto Bobbio è stato trasferito dalla casa del professore, via Sacchi 66, Torino, alla sede del Centro studi Piero Gobetti, via Fabro 6, Torino, alla fine del mese di ottobre del 2004. E’ situato al primo piano, in una stanza attrezzata sia per la normativa antincendio sia per la protezione ambientale (controllo dell’umidità e della temperatura). I faldoni sono collocati su scaffali aperti e in armadi metallici con ante in vetro scorrevoli. L’archivio è gestito dal Comitato scientifico, nominato dal Consiglio direttivo del Centro Gobetti, secondo le modalità stabilite dalla Convenzione tra il Centro studi e il professor Norberto Bobbio, approvata nel Consiglio direttivo del 19 giugno 2002 e firmata dal Presidente del Centro Gobetti, Carla Gobetti Nosenzo, e da Norberto Bobbio, in data 4 luglio 2002.

L’archivio, di proprietà della famiglia, è stato oggetto di dichiarazione di notevole interesse storico da parte del Soprintendente archivistico per il Piemonte e la Valle d’Aosta ai sensi dell’art. 13 del Codice dei beni culturali, decreto legislativo n. 41/2004, ed è affidato in comodato al Centro Gobetti a tempo indeterminato, per volontà del professore, secondo le modalità stabilite nella Convenzione di cui sopra.

L’arco cronologico va dagli anni ’30 del Novecento al 2003. La consistenza è di circa 65 metri lineari (532 faldoni).

E’ formato dall’insieme dei documenti prodotti e raccolti da Norberto Bobbio in oltre sessant’anni di attività come studioso e come uomo di cultura. I documenti  possono essere distinti in cinque grandi categorie: 
  1. documenti che riguardano i principali campi di studio in cui Bobbio ha esercitato il proprio magistero: la filosofia del diritto e le scienze sociali e politiche. Nel campo della filosofia del diritto ricadono gli scritti e i documenti sulla teoria generale del diritto, l’obbligo, la sanzione, l’analogia, la consuetudine, l’ordinamento giuridico e così via. Nel campo delle scienze sociali e politiche ricadono gli scritti e i documenti sulla filosofia e la scienza politica, la pace e la guerra, la democrazia e il socialismo, i classici del pensiero filosofico e politico (Aristotele, Kant, Hobbes, Locke, Hegel, Marx, Kelsen, Weber, etc…);
  2. documenti sulla storia della cultura in Piemonte e in Italia. Si segnala in particolare una sezione dedicata ad alcuni personaggi come Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Nicola Abbagnano, Augusto Del Noce, Piero Martinetti;
  3. documenti concernenti le attività, la collaborazione con Istituti e Associazioni culturali (Fondazione Einaudi, Casa editrice Einaudi, Società Europea di cultura, Centro Studi Piero Gobetti, SERMIG, etc.), i viaggi, i premi e le onorificenze. In questa area l’attività svolta quale Senatore a vita dal 1984 in poi; 
  4. l’epistolario da ritenere di carattere riservato in quanto ricco di dati sensibili. Va inoltre aggiunta la corrispondenza connessa ai fascicoli delle altre serie dell’archivio, al momento di difficile quantificazione. Si tratta perlopiù di corrispondenza di lavoro che, in alcuni casi, presenta carattere di riservatezza;
  5. documenti personali: documenti concorsuali relativi all’attività universitaria, documenti familiari, diari e appunti di natura privata.
All’archivio è aggregato il Fondo Valeria Cova Bobbio: circa 10 faldoni di documenti degli anni ‘70 – ‘90 del Novecento che riflettono l’attività della signora nel Comitato per la difesa della laicità nella scuola, nel COGIDAS (Centro operativo fra Genitori per l’Iniziativa Democratica e Antifascista nella Scuola) e negli organi collegiali della scuola.

 
 
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